Che vi piaccia oppure no, tra poco sarà San Valentino, il giorno degli innamorati per antonomasia. Nessuno può dire con certezza come sia nata questa tradizione.
La storia più conosciuta
Fra i vari racconti a riguardo, quello di Valentino di Terni é sicuramente il più conosciuto. Si dice che fosse un sacerdote, o addirittura un vescovo che, nel III secolo D.C., prestava servizio a Roma. A quei tempi, l’Imperatore Claudio II vietò la celebrazione di nuovi matrimoni, perché riteneva che gli uomini fossero più utili sui campi di battaglia, che a casa con le proprie mogli. Però Valentino non accettò questa imposizione e continuò ad unire clandestinamente in matrimonio le giovani coppie e per questo, il 14 febbraio, venne decapitato. Diventò così martire e simbolo degli innamorati.
Gli antichi riti pagani
Un’altra tradizione racconta che la festa di San Valentino diventò sempre più importante a partire dal 469, anno in cui Papa Gelasio I pose fine ai riti pagani in onore del dio della fertilità Luperco. Durante queste celebrazioni, le matrone romane si riversavano nelle strade per farsi frustare da gruppi di giovani uomini nudi. In contrapposizione a questi riti, così lontani dall’immagine dell’amore, papa Gelasio I istituì ufficialmente la festa di San Valentino, protettore degli innamorati!
In realtà, nessuno sa come sia realmente andata la storia di San Valentino! Nei documenti antichi, di Valentino ce ne sono almeno tre: il vescovo di Terni, un sacerdote romano e un altro prelato della provincia romana d’Africa. Non è stato mai accertato se si tratti di tre persone diverse o di vari racconti di vita della stessa persona.
Il primo San Valentino romantico
Ciò che sappiamo per certo è che questa tradizione si è diffusa nel mondo nella sua interpretazione moderna, grazie a Geoffrey Chaucer, il padre della letteratura inglese. Infatti pare che in una sua opera della fine del XIV secolo, Il parlamento degli uccelli, compaia il primo riferimento ufficiale alla festa di Valentino come ad un giorno speciale e romantico.
[…] perché è san Valentino e su tutti i rami cantano gli uccelli per
Geoffrey Chaucer, Parlement of Foules, 1382
scegliere oggi, una compagna […]
San Valentino ai giorni nostri
Oggi, nella maggior parte dei paesi occidentali, questo è un giorno importante per gli innamorati e viene celebrato con piccoli riti molto diffusi: biglietti con dediche d’amore, che nel Regno Unito si chiamano proprio valentines e per tradizione sono anonimi, cene romantiche a lume di candela, cioccolatini, regali e fiori.
In Giappone invece, per tradizione il 14 febbraio solo la donna dona i cioccolatini al suo compagno. Inoltre qui, il giorno di San Valentino è inteso in maniera più ampia: si festeggia in segno di affetto con tutti gli uomini più cari: amici, familiari e colleghi di lavoro. Decisamente più politically correct nei confronti dei single! La donna, invece, aspetterà il 14 Marzo per ricevere i suoi doni, rigorosamente di cioccolato bianco!
Anche negli Stati Uniti, questo giorno si festeggia in maniera allargata: in famiglia, tra amici, al lavoro e a scuola, tra compagni di classe e con i professori, a cominciare dalla scuola materna. Infatti, tra i più piccoli c’è l’usanza di realizzare ciascuno una cassetta della posta nella quale ricevere dai compagni un biglietto affettuoso, un disegno, una caramella.
In altri paesi del mondo questa ricorrenza è fortemente legata al matrimonio: per esempio in Thailandia, si festeggia solo quando gli innamorati hanno comunicato ufficialmente l’intenzione di sposarsi. Invece in Brasile la tradizione vuole che il 12 giugno, vigilia di Sant’Antonio, protettore dei matrimoni, le donne ancora nubili, portino con sé l’immagine del Santo tutto il giorno, affidandosi a lui per trovare l’uomo della loro vita.
E voi? Come trascorrereste il vostro San Valentino ideale?