La donna dei pois: tra arte e follia

L’arte è un’esperienza emozionale che emerge dando vita a forme nuove di linguaggi attraverso l’ingegno dell’artista, senza il quale resterebbero nascoste. Molte sono le definizioni di arte, ma certamente gli artisti sono i soli capaci di dare anima ad una tela o ad un blocco di marmo.

Per arte infatti, si intendono diverse forme di creatività, che trasmettono idee ed emozioni. Amore, felicità, tristezza, paura, rabbia, violenza sono solo alcuni degli stati d’animo che si possono raccontare attraverso l’espressione artistica. Spesso veicolano messaggi con l’intento di scuotere le coscienze, inneggiare alla gioia, alla libertà o alla disperazione.

L’arte contemporanea, in particolare, dà origine a nuove forme di comunicazione, regalando un’anima anche ad oggetti di uso quotidiano come una penna, una sedia, un rasoio, un mattone. 

Un’artista a 360° gradi

Tutto può diventare arte, proprio come ci insegna Yayoi Kusama, una donna che ha lasciato il segno nell’arte contemporanea e continua ad incuriosire e scandalizzare. La sua creatività artistica ci fa riflettere sui temi cruciali e i miti del nostro tempo, trasformandoli in trasgressive realizzazioni esposte in tutto il mondo. 

Artista poliedrica che ha prodotto installazioni tridimensionali, performance di body painting, dipinti astratti, design, moda, scrittura e composizioni musicali. Si contraddistingue per uno stile frenetico e caotico attraverso cui sperimenta, immagina e crea, rivelando il suo mistico paesaggio interiore.

L’infanzia dell’artista giapponese è decisamente tormentata, caratterizzata da disturbi mentali ed emotivi, tra cui allucinazioni visive e uditive. All’età di 10 anni mostra la sua vena artistica, che però non è condivisa dalla madre, una donna infelice perché tradita dal marito, che obbliga la piccola Yayoi a spiare il padre.

Questo trauma segnerà per sempre la vita dell’artista: più tardi le sarà diagnosticata una nevrosi ossessivo-compulsiva causata proprio dalla paura sessuale. In Soft Sculpture infatti, ritroviamo un insieme di sculture con oggetti protuberanti, escrescenze a forma di fallo.

Fonte: timiaedizioni.it

Il periodo americano

Negli anni ‘50 si trasferisce a New York e inizia a prendere parte alla lotta per l’inclusione, contro il sessismo e i pregiudizi. Crea i suoi primi lavori tra cui Infinity Net, una serie di immense tele lunghe 10 metri, dai colori eccentrici e brillanti ricche di infiniti pois, dall’aspetto enigmatico e psichedelico. 

Nelle sue produzioni sono riproposti gli stessi motivi usati in forme e applicazioni diverse: le forme falliche, il corpo della donna e il colore rosso, le reti e i pois che l’hanno resa famosa in tutto il mondo come la donna dei pois

Fonte: Pinterest

Nello stesso periodo, ispirata dalla città metropolitana, dai taxi di colore giallo e dal nero dell’asfalto dà vita ad un altro oggetto simbolo dell’arte di Kusama: The Yellow Pumpkin, una combo tra la nuova e vecchia vita in Giappone, trascorsa a coltivare semi di zucca. 

In quegli anni, per le donne, ancor più se di origine giapponese, era difficile avere spazi di esposizione  per mostre personali. Però Kusama, aveva il coraggio di opporsi alle discriminazioni, tanto che nel ‘66 introdusse abusivamente le sue opere alla Biennale di Venezia, da cui fu cacciata.

Decisamente ribelle e unica nel suo genere organizzò matrimoni gay e fu autrice di proteste, che ne provocarono l’arresto. La notizia arrivò in Giappone, dove tornò nel ‘73, venne criticata violentemente e addirittura cancellata dagli annuari scolastici.

Creatività inesauribile

Ha ispirato artisti di fama mondiale della pop art, come Andy Warhol e ossessionata dalla paura di essere imitata, tentò due volte il suicidio, alla fine degli anni ‘70 e decise di vivere in un ospedale psichiatrico in Giappone per fare della sua arte una terapia.

Io converto l’energia della vita nei punti dell’universo

Yayoi Kusama

Così la donna dei pois definisce il suo ruolo, la sua creatività, l’essenza e il senso delle tele piene di colori forti che si oppongono alla negatività del suo inconscio.

Fonte: Vogue.it

Indiscutibilmente rivoluzionaria e all’avanguardia, Kusama celebra i suoi 90 anni con il docu-film Infinity. Oggi continua a dare vita a nuove forme di arte, frutto di nuove idee e di nuove emozioni.

Definita geniale per aver trasformato le sue allucinazioni in arte, Yayoi Kusama è un’ artista tra le più influenti dell’arte contemporanea e l’artista donna più venduta al mondo.

Camilla Deponte
Rosy Marchitelli

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3 commenti

  1. Brava Camilla continua così!!!

  2. Molto interessante, non la conoscevo, grazie, bel lavoro!

  3. Grazie, sono contenta ti sia piaciuto 🙂

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