L’intervista di Camilla De Ponte a Gerd Lepic, ideatore del progetto Artists in Masks
Artists in Masks – L’intervista a Gerd Lepic

L’intervista di Camilla De Ponte a Gerd Lepic, ideatore del progetto Artists in Masks
Yayoi Kusama ha lasciato il segno nell’arte contemporanea e continua ad incuriosire e scandalizzare. Le sue opere ci fanno riflettere sui temi cruciali e i miti del nostro tempo, trasformandoli in trasgressive realizzazioni esposte in tutto il mondo
In attesa di riaprire lo SPAZIO CLAM nella modalità cui eravamo abituati, abbiamo deciso di inaugurare nel nostro sito una nuova sezione, denominata galleria online, nella quale i nostri soci possono esporre le proprie opere, aperte alla vendita in Italia e nell’Unione Europea.
Le voci, dei bambini e dei ragazzi che popolano lo spazio scolastico, dallo scoppio dell’emergenza Covid-19 hanno occupato un periodo quanto mai sbandato, incerto, flessibile, allungato, accorciato, invadente e – perchè no? – anche intrigante,
L’emergenza Coronavirus ha messo a dura prova il nostro Paese, e non solo, dal punto di vista economico, sociale e sanitario. In particolare le mamme lavoratrici hanno dovuto trovare un modo per conciliare la propria attività professionale con il ruolo familiare e con le varie mansioni domestiche.
Il fenomeno scoppiato in rete, tramite le applicazioni di messaggistica istantanea come Telegram, per diffondere immagini e video di ragazze ritratte nella loro intimità. Violenze virtuali che hanno conseguenze reali nella vita quotidiana delle donne. Nel 2020 il cambiamento più importante sembra essere ancora lontano.
Gli artisti dell’Associazione C.L.A.M. International nell’articolo Non solo ILVA: fare arte a Taranto de La Città Vegetale di Fabrizio De Fabritiis
Masks (maschere, n.d.r.) Masks è l’iniziativa pan-europea di Gerd Lepic, un artista tedesco che in passato ha già visitato il nostro Spazio CLAM.
In questo periodo di pandemia, ha invitato moltissimi artisti a esprimere la propria creatività attraverso la pubblicazione di una propria foto indossando una “maschera”.
Hanno partecipato anche i nostri artisti.
Nella consapevolezza della complessità di questi temi, Silvia invita tutti a riflettere sulla assoluta necessità di educarsi alle emozioni che spesso non sappiamo neanche riconoscere.
D come donna è un’accurata selezione di frammenti di opere note e inedite che, con la leggerezza della satira, offriranno momenti piacevoli senza perdere di vista la vera essenza di questa giornata.